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lunedì 23 marzo 2020

STEP 02

ORIGINI E STORIA DEL TERMINE



ORIGINI DEL TERMINE:

Il termine "Riproducibilità" non deve alla lingua latina le sue vere origini e la sua diffusione, infatti per i latini esisteva il termine "producibiles" che è la traduzione di "riproducibile" che non ha esattamente lo stessa significato della parola presa in questione, così come il verbo "Reddo" letteralmente "Restituire", non riesce a cogliere il vero significato del termine. Le vere origini del termine e la sua diffusione in particolare nell'ambito letterario si devono a Walter Benjamin che nel 1936 scrisse il famoso saggio  "Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit" tradotto in italiano " L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica".
Reproduzierbarkeit è quindi la perfetta traduzione del termine così come lo intendiamo noi oggi, cioè  il grado di concordanza tra una serie di misure di uno stesso misurando (la grandezza oggetto di misurazione), quando le singole misurazioni sono effettuate cambiando una o più condizioni.

STORIA DEL TERMINE:

Come detto prima, il termine nel 1936 si diffonde in campo letterario, ma in breve tempo raggiunge altri campi, per esempio quello fisico e ingegneristico. Nella seconda metà degli anni 90 con la fine della guerra e  la diffusione di un clima di fiducia verso l'uomo e le sue capacità si cominciò a sperimentare molto in campo fisico e ingegneristico, tuttavia si commettevano ancora errori dovuti al fatto che non c'erano ancora strumenti molto precisi e affidabili. Il termine "Riproducibilità" veniva usato nel momento in cui si analizzava un qualsiasi oggetto e si riscontravano delle discordanze fra le varie misurazioni, infatti la presenza di discordanze di riproducibilità, evidenziano l'esistenza d'errori sistematici che influiscono sulla precisione di misura. Gli errori che si evidenziano quando si effettuano valutazioni della riproducibilità sono chiamati errori di riproducibilità, e costituiscono un elemento nella valutazione dell'incertezza di misure.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Riproducibilit%C3%A0



QUANDO COMPARE IL TERMINE IN FILOSOFIA?

In campo filosofico il termine viene usato per la prima volta nella cosiddetta "Filosofia della Scienza", essa è la branca della filosofia che studia i fondamenti, gli assunti e le implicazioni della scienza, sia riguardo alla logica e alle scienze naturali, come la fisica, la chimica, la biochimica o la biologia, sia riguardo alle scienze sociali, come la sociologia, la psicologia o l'economia. Le principali sezioni della filosofia della scienza sono la filosofia della matematica, la filosofia della fisica, la filosofia della chimica e la filosofia della biologia. In parte legata alla filosofia della conoscenza nota come gnoseologia e, in misura maggiore, all'epistemologia, essa cerca di spiegare la natura dei concetti e delle asserzioni scientifiche, i modi in cui essi vengono prodotti; come la scienza spiega la natura, come la predice e come la utilizza per i suoi fini; i mezzi per determinare la validità delle informazioni; la formulazione e l'uso del metodo scientifico; i tipi di ragionamento che si usano per arrivare a delle conclusioni; le implicazioni dei metodi scientifici, con modelli dell'ambiente scientifico e della società umana circostante. Lo studio di tali questioni iniziarono già nel periodo medievale con Galileo Galilei, Cartesio e Bacone ai quali seguì poi intorno al Seicento Isaac Newton.

Fonte:

https://it.wikipedia.org/wiki/Filosofia_della_scienza































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