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mercoledì 3 giugno 2020

STEP 24


                      Testo conclusivo

Il mio percorso alla scoperta del concetto di riproducibilità è cominciato cercando di dare una definizione precisa e concisa del termine, cioè il grado di concordanza tra una serie di misure di uno stesso misurando, quando le singole misurazioni sono effettuate cambiando una o più condizioni. I primi step sono quindi stati dedicati alla definizione del termine, all'etimologia, alle origini e ad una prima inquadratura generale. Le origini del termine non sono dovute al popolo latino o greco, come la maggior parte delle parole, ma in questo caso essa è legata strettamente al campo letterario e in particolare a Walter Benjamin che ne scrisse un saggio a riguardo "Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit" tradotto in italiano"L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica" . Il saggio di Benjamin non è l'unica opera letteraria a cui il termine è riferito, infatti anche nello Zibaldone di Leopardi può essere rivisto il concetto di riproducibilità, e ne "I limiti dello sviluppo", un report sullo stato complessivo del pianeta Terra, che metteva in guardia verso ipotetici scenari futuri, scritto nel 1972 da Club di RomaIl passo successivo è stato quello di individuare e provare a descrivere il termine nei vari ambiti, come la mitologia, la poesia, l'arte, la filosofia e in particolare su quest'ultima ci siamo concentrati nei dialoghi di platone. Nella mitologia mi sono ricollegato ad un supereroe dal potere di poter generare infiniti cloni di se stesso e con l'abilità di poter modellare il suo corpoin poesia sono riuscito a cogliere l'essenza del termine in una poesia di Jacques Prévert, "Tre fiammiferi accesi".Per quanto riguarda il campo artistico, ho pensato in particolare al dipinto di Andy Warhol raffigurante Marilyn Monroe con diverse sfumature di colore, e anche alle diverse tele raffiguranti la Cattedrale di Rouen , realizzato da Monet. Infine in filosofia il concetto di riproducibilità può essere inquadrato nella cosiddetta "Filosofia della Scienza" , ovvero la branca della filosofia che studia i fondamenti, gli assunti e le implicazioni della scienza, sia riguardo alla logica e alle scienze naturali, come la fisica, la chimica, la biochimica o la biologia, sia riguardo alle scienze sociali, come la sociologia, la psicologia o l'economia, vedi , invece nei dialoghi di Platone, in particolare nel "Sofista", viene inquadrato il significato del termine. Il termine fa la sua comparsa nel mondo del cinema già nel 1966 con il film "Persona" , diretto da Ingmar Bergman , mentre nel mondo pubblicitario, il concetto di riproducibilità può essere rivisto in una pubblicità fatta dall'azienda automobilistica delle mini cooper nel 2011 per presentare il nuovo modello "countryman" dell'auto. Negli ultimi 3 mesi l'intero pianeta è stato colpito da un grande pandemia dovuta al cosiddetto "Corona Virus (Covid 19)", in questo caso si può evidenziare la riproducibilità dei tamponi , cioè il fatto che grazie alle tecnologie e all’evoluzione odierna, ogni qual volta si deve effettuare un tampone, non si deve far riferimento ad un tampone standard, infatti ormai c’è la possibilità di farne in grande quantità e in tutta sicurezza sulle modalità di svolgimento, è stato anche scritto un fatto di cronaca relativo al covid, e in particolare alla questione mascherine. La scienza che più ha bisogno di sfruttare la caratteristica riproducibile di alcuni oggetti, è la fisica , che è anche strettamente connessa all'ingegneria, più precisamente, è collegato in campo fisico nello studio delle "misure", problema ampiamente discusso già in età medievale . Dal punto di vista etico, sussiste una stretta relazione tra etica e riproducibilità , ovvero la capacità di condividere dati e metodi di risoluzione di particolare progetti per permettere agli altri studiosi che decideranno di applicarsi in tale progetto, di avere delle basi solide e fondate dalle quali partire. Per finire, se vogliamo avere un quadro generale del termine, con collegamenti a tutti gli ambiti, basta pensare all'abbecedario del termine, e ad una mappa concettuale generale .


















STEP 23



                  MAPPA CONCETTUALE
  


STEP 22


SERIE TV:
                          "Dottor Black"
 
Trama: La storia è articolata nelle vicende del Dottor Black, un ex scienziato che a causa di un esperimento mal riuscito sul suo corpo, era diventato un supereroe da poteri inimmaginabili che nemmeno lui stesso conosceva. Nel tentativo di conoscere meglio il suo corpo andrà incontro a tanti ostacoli e farà conoscenza con un ambiguo personaggio


Episodio 1:                           IL NUOVO DOTTOR BLACK

Ci troviamo a Los Angeles in una tranquilla mattinata di inverno, e il Dottor Black si trova nel suo laboratorio, dove sta continuando a fare ipotesi e ricerche su se stesso per cercare i capire bene quali poteri ha acquisito e come controllarli al meglio. Nel frattempo arriva una chiamata al suo cellulare, era il suo migliore amico, Roman, ovvero l'unico che l'ha assistito quella notte in cui la vita del Dottor Black cambiò per sempre. I due non si vedevano da molti mesi, Black era diventato strano dopo quella notte, e si era chiuso in se stesso, e nemmeno Roman aveva mai avuto intenzione di chiamarlo dopo quello che i suoi occhi avevano visto quella notte. Adesso però le cose erano cambiate, Roman voleva capire cosa era effettivamente successo e voleva chiarire con l'amico, così gli chiese di incontrarlo per discuterne di presenza, come ai vecchi tempi. L'appuntamento era alle 20,30 da "Pop's" un piccolo bar dove potevano gustare un buon frullato, e mentre Roman all'orario prestabilito era già arrivato al posto giusto. Il Dottor Blake era in ritardo, forse frenato dai suoi continui pensieri e turbamenti, ma ad un certo punto mentre era ancora a casa, guardò l'orologio (20,45) e si rese conto che doveva sbrigarsi, così in preda alla rabbia pensò al suo amico che lo stava aspettando ormai da molto e all'improvviso, spinto da un così forte desiderio, si ritrovò di colpo davanti al Pop's. Come aveva fatto? Cosa era realmente successo? Aveva forse finalmente scoperto uno dei suoi poteri, il teletrasporto.


Episodio 2:                          UN PERSONAGGIO INSOLITO

Quando Roman vide il Dottor Black proprio lì davanti ai suoi occhi provò un sentimento misto paura e felicità, aveva una grande voglia di rivederlo ma era molto spaventato perchè non sapeva quale essere era effettivamente diventato. Dopo un primo momento di esitazione, i 2 si riabbracciarono, o almeno provarono a farlo, infatti proprio nell'istante in cui Blake allargò le braccia per stringere il bacino dell'amico, le sue mani passarono attraverso il corpo di Roman e con esse tutto il resto del corpo passò attraverso l'amico. Ecco scoperto un altro dei poteri di Blake: l'invisibilità. Alla luce di quello che era successo Roman rimase sbalordito,e ancor più di lui lo era Blake, che ora più che mai era desideroso di scoprire ciò che era in grado di fare e poterlo controllare al meglio, così i due amici rivoluzionarono le intenzioni del loro appuntamento e decisero di dirigersi al laboratorio di Blake per fare altri esperimenti e capire chi era realmente diventato. Proprio quando i due erano quasi arrivati al laboratorio, si imbatterono in un personaggio alquanto strano, era vestito tutto di nero, con un cappello molto grande in stile messicano e un foulard rosso attorno al collo. L'uomo misterioso era proprio davanti i due amici e intralciava il loro cammino, ma nonostante tutto, Black fece il primo passo e proseguì per la strada come se niente fosse, ma proprio quando giunse vicino al tipo strano, quest'ultimo lo prese per il braccio e gli sussurrò all'orecchio "Io so cosa sei". Le parole furono pronunciate con una tale freddezza che fecero rimanere Blake impietrito , subito dopo l'uomo misterioso spiegò che li aveva visti davanti al Pop's nel momento in cui le braccia di Blake passarono attraverso il corpo di Roman e per questo si era reso conto che Black non era una persona normale, anche perchè, aggiunse successivamente, che anche lui aveva dei poteri speciali ed era in grado di controllarli al 100% e poteva insegnare a Black a fare altrettanto. Dopo tali parole Black, che in un primo momento era molto spaventato, si rassicurò e anzi era desideroso di scoprire cosa realmente era in grado di fare, tuttavia Roman non si fidava ancora molto del misterioso ragazzo ed era molto titubante sulle sue vere intenzioni. Nonostante questi strani pensieri, Black chiese all'uomo misterioso, di seguirli, in modo da raggiungere il suo laboratorio per poter parlare in un posto più tranquillo, ma prima di ripartire l'uomo misterioso si presentò ufficialmente ai due amici come "Mister Corvus".

Episodio 3:
Arrivati al laboratorio, Black chiese a Corvus di insegnarli a controllare al meglio i suoi poteri, e senza esitazione quest'ultimo decise di dargli una mano. Inizialmente Corvus disse a Black che dovevano prima scoprire cosa era realmente in grado di fare oltre teletrasportarsi e diventare invisibile, poteri che fino ad ora aveva scoperto. Detto ciò, su consiglio di Corvus, Black si stirò a terra e provò a liberare la mente e concentrarsi solo su se stesso. Dopo pochi minuti si alzò, e sempre seguendo le direttive dell'amico cominciò ad agitare tutto il corpo, per vedere come reagiva, e all'improvviso intorno alla stanza si materializzarono tanti cloni del Dottor Black. Di fronte a una tale visione tutti e tre i presenti erano sbigottiti, anche lo stesso Corvus, che era già da un pò abituato a queste cose, inoltre la cosa che stupiva di più era che i vari cloni agivano indipendentemente l'uno dall'altro, e questo era straordinario!
Black era finalmente riuscito a scoprire il suo potere principale: generare cloni che sono autodipendenti, quindi se volessimo tirare le somme, i poteri di Black sono basati sulla capacità di modificare e agire sul suo corpo a suo piacimento, può clonarlo, si può teletrasportare e può diventare invisibile. Il problema principale, come continuava a sottolineare Corvus, era che non era ancora in grado di controllarli al 100%, e questo poteva essere un grande svantaggio, infatti all'improvviso i cloni che erano stati prima generati, cominciarono ad essere incontrollabili e iniziarono a distruggere il laboratorio. A questo punto intervenne Corvus, in un primo momento consigliò ai 2 amici di tapparsi bene le orecchie, e successivamente generò un grido talmente forte da rompere le finestre del laboratorio e sufficiente a far smaterializzare tutti i cloni. Corvus aveva finalmente rivelato la sua vera identità e il suo potere principale: poter emettere un suono devastante, che penetra nelle orecchie della gente intorno e provoca danni irreparabili, da qui il nome "Corvus". Dopo tale episodio Roman non aveva più dubbi sulla natura buona di Corvus, e ovviamente anche Black era pronto ad ascoltare i suoi consigli per poter controllare i suoi poteri e usarli al meglio. 
 

Conclusioni finali:
Il concetto di riproducibilità può essere rivisto in questa mini serie nella figura del protagonista, il Dottor Black, infatti egli è in grado di controllare a suo piacimento il suo corpo e quindi sfruttare la riproducibilità dell'essere, può generare cloni, può diventare invisibile e si può teletrasportare. In questo caso parliamo quindi di riproducibilità fisica, legata al soggetto stesso.





























venerdì 29 maggio 2020

STEP 21


Riproducibilità - Etica:

Per cercare di analizzare il concetto di riproducibilità in relazione all'etica, bisogna concentrarsi su una visione più scientifica e indirizzata alla ricerca. Per riproducibilità della ricerca si intende la possibilità di mettere a disposizione i dati grezzi e il codice della ricerca in modo che altri possano conseguire gli stessi risultati così come sono stati presentati nelle conclusioni del lavoro di ricerca. Strettamente connesso è il concetto di replicabilità il quale consente di riprodurre una metodologia scientifica per raggiungere analoghe conclusioni. Entrambi i due concetti sono componenti cruciali della ricerca empirica.

Migliorare la riproducibilità comporta maggior rigore e qualità dei prodotti scientifici e di conseguenza un maggior grado di affidabilità della scienza. Sempre di più si percepiscono il bisogno e la volontà di esporre il flusso della ricerca, dal momento cioè in cui un progetto inizia, passando per la raccolta dei dati fino all’interpretazione e alla presentazione dei risultati. Tali sviluppi implicano naturalmente delle sfide inclusa la creazione di flussi di lavoro integrati della ricerca che possono essere adottati dai collaboratori mantenendo al tempo stesso standard di integrità molto elevati. Questo è sicuramente un aspetto positivo dell'etica collegata alla riproducibilità, ovvero la capacità di condividere dati e metodi di risoluzione di particolare progetti per permettere agli altri studiosi che decideranno di applicarsi in tale progetto, di avere delle basi solide e fondate dalle quali partire. Ovviamente però questo aspetto positivo e altruista dell'uomo che condivide i risultati ottenuti ha un'accezione negativa, infatti ognuno ha le proprie conoscenze e realizza le cose attraverso le proprie idee, e quindi un'altra persona potrebbe non riuscire ad utilizzare al meglio i dati forniti o addirittura potrebbe danneggiare il lavoro precedente.

Fonte: https://book.fosteropenscience.eu/it/02OpenScienceBasics/04ReproducibleResearchAndDataAnalysis.html




martedì 26 maggio 2020

CITAZIONI INTERESSANTI




 
“La geniale invenzione nasce sempre dall'uomo isolato, ma     solo l'opera tenace di pazienti ricercatori con mezzi larghi e   adatti può efficacemente svilupparla e 
utilizzarla.” 
                BENITO MUSSOLINI


lunedì 25 maggio 2020

STEP 20


Dove si vede il concetto di riproducibilità nello Zibaldone di Leopardi?

Lo Zibaldone è l’opera che meglio rappresenta il carattere enciclopedico della riflessione leopardiana, e ciò rende di fatto molto limitante qualsiasi tentativo di sintesi o ricapitolazione. 

Guardando però al contenuto più strettamente filosofico della raccolta è possibile enucleare alcuni temi fondanti, che caratterizzano l’intera produzione leopardiana (e, in particolar modo, i Canti e le Operette morali):        

la questione del rapporto tra uomo e natura
la riflessione sul piacere
la teoria della poesia.

Il tema che meglio si riconduce al concetto di riproducibilità è la teoria della poesia.
La teoria della poesia è strettamente legata a quelle della natura e del piacere, proprio perché la poesia si situa dalla parte delle illusioni e della natura e, almeno inizialmente, contro la ragione. È vero, ad ogni modo, che le riflessioni sulla poesia sono alimentate soprattutto dagli interessi e dalle competenze filologiche di Leopardi che indaga sulle lingue antiche  e moderne. Una delle opere più famose di Leopardi che non fa parte dello Zibaldone ma parla del tema della poesia è "L' Infinito". Ebbene, l'Infinito racconta un processo interiore: di come gradualmente, partendo dalle concrete esperienze sensoriali, il soggetto giunga a immaginare ciò che non ha limiti di spazio e di tempo, fino a uscire da se stesso e a sprofondare («naufragar») in quella sensazione assoluta. Potremmo anche dire che esso racconta una esperienza di perdita della coscienza, di annullamento di sé. Questa è la sensazione che prova l'uomo quando trovandosi sopra il colle e avendo la vista oscurata dalla siepe, si perde in quell'immensità di spazio ed esce quasi da se stesso, dando la prova di poter essere altro da sè (essere riproducibile)   


STEP 19


Riproducibilità in un pensiero utopico:

Definizione di utopia:
Un'utopìa è un assetto politico, sociale e religioso che non trova riscontro nella realtà, ma che viene proposto come ideale e come modello. Il termine può anche riferirsi ad una meta intesa come puramente teorica e del tutto irraggiungibile; in questa accezione, può connotare sia un punto di riferimento idealistico verso cui orientare azioni ancora pragmaticamente attuabili, sia una mera illusione e un ideale vuoto. L'utopista, sia come coniatore di utopie, sia come semplice propugnatore, sia come pensatore utopico critico, può quindi essere tanto colui che costruisce le sue preferenze e le sue scelte ideologiche esimendosi dallo studio e dalla comprensione della realtà e delle sue dinamiche, quanto colui che indica un percorso che ritiene al contempo auspicabile e pragmaticamente perseguibile.

Riproducibilità in una visione utopistica (in ambito scientifico-tecnologico)
Queste utopie preconizzano un futuro in cui una scienza e una tecnologia avanzate creeranno le condizioni per uno stile di vita utopico; ad esempio con il superamento della morte e della sofferenza e con cambiamenti migliorativi della natura e della condizione umana. In contrapposizione a questo orientamento ottimistico, si pone la predizione che l'avanzamento di scienza e tecnologia porterà all'estinzione dell'umanità, in seguito ad un utilizzo intenzionalmente o maldestramente distruttivo o ad un puro incidente. I pessimisti invocano il principio di precauzione e contrastano l'adozione indiscriminata delle nuove tecnologie; nelle posizioni più estreme si giunge ad una totale opposizione verso l'innovazione tecnologica. In conclusione possiamo dire che l'uomo, consapevole della grande evoluzione tecnologica che caratterizza sempre di più questi ultimi anni, porterà alla rovina dell'uomo, quindi in una visione utopistica del mondo, la tecnologia e il suo sviluppo devono essere limitati.




STEP 24

                      Testo conclusivo Il mio percorso alla scoperta del concetto di riproducibilità  è cominciato cercando di dare una defi...